26 mag Tweet, like e condivisioni: servono anche ai ristoratori?
Vi è mai capitato di sentire termini come “marketing digitale”, “social media”o “ influencer ”? Termini diffusissimi, soprattutto in questo periodo in cui internet ha invaso le nostre giornate, permettendoci (o costringendoci) ad essere perennemente connessi. Ma quanto serve a te ristoratore tutto questo?
Il tema che voglio affrontare oggi è proprio questo: è davvero necessaria la presenza online per tutti coloro che gestiscono o possiedono un ristorante?
TOC TOC! CHI C’E’ SUL WEB?
Partiamo da qualche dato: il 70% dei ristoranti si trova su portali da cui si può prenotare, il 64% ha un sito, l’88% una pagina sui social network*. Per non parlare dei profili personali degli chef, oltre il 60%, che vengono utilizzati per promuovere la propria attività o supportare il personal branding.
Il mondo della ristorazione, dunque, è molto presente sul web: il che significa che chi non c’è, perde clienti o rimane indietro.
La pagina web dovrebbe essere interpretata, ad oggi, come era ieri la vetrina: si sbirciava, si leggeva il menù, si notava se c’erano sufficienti clienti che potessero essere visti come un indizio di qualità. Bene, tutto questo si è trasformato in un sito web e in una pagina facebook!
Il cliente cerca il ristorante sul web, se non lo trova va su Tripadvisor, legge le recensioni e cerca il menù. Poi, se sceglie il ristorante, cerca l’indirizzo su google maps. Se non trova niente di tutto ciò, il cliente è perso, così come il guadagno che se ne poteva ricavare.
LE RECENSIONI: RISPONDERE SEMPRE!
“Perché hanno valutato il mio ristorante con una sola stella? Non capisco proprio!” Probabilmente è questa la frase più frequente che ho sentito dire riguardo alle recensioni su Tripadvisor. Questo strumento è visto come una gravissima minaccia: a nessuno piace essere criticato o vuole mettere in discussione la sua bravura sul lavoro. Ma come sostiene Nicoletta Polliotto, esperta in comunicazione nella ristorazione, “i lettori vedono di buon grado un ristorante che risponde in modo cortese e costruttivo a una recensione negativa e il suo effetto controproducente ne risulta attutito”. La differenza la fa sicuramente il modo in cui ti poni nei confronti del cliente; non sosteniamo il famoso detto “il cliente ha sempre ragione” perché non sempre vero ma approcciare la critica in maniera educata, argomentando il proprio punto di vista, è la soluzione migliore.
Ci stiamo dimenticando, inoltre, la potenzialità delle recensioni positive, un’iniezione di fiducia per il ristoratore e un modo per catturare nuovi clienti!
“Gli utenti possono diventare i tuoi Brand Ambassador, e quelli più autorevoli e seguiti, veri e propri influencer.”
Quale modo migliore per comprendere il tuo cliente, effettuando delle vere e proprie ricerche di mercato, se non TripAdivsor?
FATTI TROVARE!
La tua attività deve essere facilmente reperibile, in ogni momento! Usa strumenti come “google +” o “google maps” che ti consentono di far vedere il tuo ristorante nelle mappe e di calcolare in meno di un secondo il percorso più veloce per arrivare da te.
NON DIMENTICARE I CLIENTI CHE HAI GIÁ
Ricorda: è più facile coltivare una relazione con un cliente che, da anni, frequenta il tuo ristorante che crearne una nuova! Non dimenticare di coccolare gli habituè, sia sulla tavola che fuori. Raccogli le mail di chi frequenta i tuoi locali, mantieni un contatto vivo, chiedi consigli e suggerimenti che ti aiutino a capire il punto di vista dei clienti: d’altra parte i primi fruitori del tuo lavoro sono loro, i critici gastronomici per eccellenza.
Per concludere: essere presente sul web è fondamentale! Scegli accuratamente i canali attraverso i quali comunicare la tua esperienza e il tuo valore. Ma non scordare che il sito web è soltanto una vetrina, la sostanza è sempre e solo dentro il tuo ristorante!
* Secondo i dati di 1000 interviste effettuate da TradeLab
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