03 apr Il coperto: tassa illegittima?
Nel mondo della ristorazione, il coperto costituisce una voce di costo che a volte insaporisce un po’ troppo il conto per i commensali.
Recentemente mi sono imbattuta nella lettura di un articolo che vedeva il coperto come una sorta di tassa dall’improbabile legittimità.
Ma è davvero paragonabile ad una tassa? Sulla base di quali criteri si può stabilire se questo importo, apparentemente arbitrario, sia dovuto oppure no?
Spinta dalla curiosità mi sono quindi applicata in una ricerca più approfondita per comprendere le ragioni che hanno dato vita a questo supplemento “antipatico” a molti…
Il coperto: significato e cenni storici
Il coperto indica in sintesi lo spazio e tutti gli oggetti predisposti sulla tavola affinché il commensale possa consumare il pasto all’interno di un’area ristorativa.
È inevitabile considerare che soprattutto in ristoranti di alto livello, oltre allo spazio e agli oggetti si debba tener presente il servizio “in toto”: professionalità del personale, particolarità del ristorante, e ulteriori servizi non quantificabili nel conto.
A quanto pare la nascita di questa “tassa” è riconducibile al medioevo, quando nelle giornate di maltempo, diversi avventori facevano ingresso nelle locande chiedendo di poter consumare il loro cibo al riparo dal freddo. I locandieri, quindi, mettevano a disposizione tavolo, sedie, stoviglie e calore, offrendo così un servizio reale e concreto che come tale esigeva una retribuzione simbolica e adeguata allo stesso tempo.
Fin qui tutto chiaro, anzi il coperto a questo punto verrebbe definitivamente giustificato e compreso…ma…
Come la mettiamo quando un servizio non si presenta all’altezza?
Probabilmente l’antipatia per il coperto scaturisce nel momento in cui il cliente insoddisfatto della sua esperienza si ritrova a pagare anche qualcosa che non comprende a fondo.
Come dargli torto?
Sta di fatto che nel momento in cui ci si siede al tavolo di un qualsiasi ristorante, bar o pizzeria, disponiamo di elementi che favoriscono un oggettivo momento di benessere. Che si tratti anche soltanto di una sedia al caldo mentre fuori piove e si gela, beh, io due euro di coperto li spendo più che volentieri.
Probabilmente il coperto, in certi ristoranti, è il male minore…
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